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Commenti, Opinioni, Recensioni
Uno dei fiori all’occhiello della produzione di Bastianello è l’alta pasticceria, sempre fresca e raffinata, da gustare sul posto o da portare a casa per un pranzo o una cena in compagnia.
Veri e propri capolavori di cioccolato vengono creati ogni giorno dai Maestri Cioccolatieri, ideali per una coccola personale o per un regalo di sicuro gradimento.
Anche le torte da Bastianello sono delle opere d’arte, colorate
e sfiziose, preparate artigianalmente con prodotti selezionati con cura.
Perfette per condividere un momento speciale o per un regalo prezioso.
L’elegante selezione del buffet dedicata all’aperitivo è un’armonia di gusti e colori, per gli occhi e per il palato. Barmen qualificati propongono una vasta scelta di cocktail, aperitivi e long drink, classici e modaioli, da abbinare ad ogni richiesta.
Torte gelato e semifreddi per tutti i gusti vengono prodotti artigianalmente ogni giorno con ingredienti freschi e di altissima qualità.
Il gelato da Bastianello è da sempre una specialità, gli ingredienti eccellenti e la fantasia dei Maestri Gelatieri ne fanno una tappa obbligata per una pausa dolce ed elegante da aggiungere allo shopping in centro a Milano.
Bastianello realizza vere e proprie opere d'arte al cioccolato che si distinguono per creatività, originalità ed inventiva.
Pregiata e raffinata la selezione di etichette presenti nella cantina per accompagnare i piatti dello Chef.
Tra le proposte anche lo speciale Franciacorta con etichetta Bastianello.
Il locale propone aperitivi alcolici ed analcolici con buffet dolci e salati.
Punto di riferimento della Milano "bene". Il livello del servizio e la qualità dei prodotti ne fanno una tappa obbligata anche per colazioni di lavoro tra professionisti.
Per pranzo vengono proposti Business Lunch con menu sempre vari e sfiziosi.
Bastianello effettua servizio di catering professionale per eventi privati ed aziendali.
Su richiesta si effettuano consegne a casa o in ufficio.
Chiedere informazioni alla direzione.
Si realizzano su richiesta personalizzazioni delle torte per il compleanno dei più piccoli.
Per eventi particolari è possibile realizzare torte e dolci personalizzati.
"I Taglieri"
Il Tagliere Misto € 28.00
-Selezione di quattro differenti tipi di salumi accompagnati da tre differenti tipi di formaggi
Il Tagliere di soli Salumi € 28.00
Il Tagliere di soli Formaggi € 25.00
"I Piatti"
Il Prosciutto Crudo al coltello € 13.00
Culatello piatto Piccolo € 15.00
Culatello piatto Grande € 20.00
Culatello e Mozzarella di Bufala, piatto Piccolo € 22.00
Culatello e Mozzarella di Bufala, piatto Grande € 28.00
"Il Pesce Crudo"
Le Tartare di pesce fresco * € 25.00
Le mini tartare di pesce fresco * € 12.00
Il Tris di Mini Tartare * € 28.00
Le Ostriche * €4,50 cad.
Il Caviale Calvisius 10gr * € 30.00
Scamponi * €13,00 cad
Carabeneros * €15,00cad.
* Secondo la disponibilità del mercato
Insalata di Pollo € 15,00
(misto verde, radicchio, lattuga, verdure miste al vapore,
pomodorini datterini, mais, pollo bollito)
Insalata Sfiziosa € 16,00
(misto verde, radicchio, lattuga, rucola, tonno rosa, mozzarella,
pomodorini, acciughe, frittata di uova fresche, mais, olive taggiasche)
Insalata di Mare € 25,00
(songino,rucola,tonno ,salmone,mazzancolle,acciughe ,pomodorini)
Insalata Italiana € 18,00
(burrata su letto di rucola e pomodori pachino)
Caprese € 15,00
(mozzarella di bufala pugliese, pomodoro e basilico)
Insalata Primavera € 16,00
(spinaci novelli crudi,acciughe ,gamberi reali al vapore
tonno rosa, pomodorini datterini, pinoli, olio extravergine d'oliva)
Insalata Passionaria € 18,00
(carote alla julienne,songino,radicchio,spicchi di barbabietola rossa
spicchietti di avocado maturo, mais, rosa di spada fumè, noci)
Insalata 4 Stagioni € 20,00
(carciofi saltati al vapore, rucola, carote, songino, uova sode, tonno rosa,scaglie di grana)
Insalata Leggera € 15,00
(mozzarella di bufala, pomodorini datterini ,origano ,basilico)
Insalata Caraibica € 16,00
(spicchi di avocado maturo, songino, lattuga, mela verde, mango,
pistacchi verdi, salmone)
Insalata Formaggina € 15,00
(caprino,pomodorini,pinoli,songino,carote, cubetti di Emmenthal)
Mozzarella Barbata € 16,00
(mozzarella di bufala, patate e cornetti al vapore,filetti di mandorle)
Insalata Contadina € 16,00
(uova,tonno rosa,petali di mango, rucolino selvatico,fesa di tacchino)
Insalata West Piccante € 18,00
(letto di roastbeef, rucola, rapanelli, pomodorini datterini,
peperoncino fresco macinato)
Insalata Memi... che buona € 18,00
(songino,lattuga,carote, cubetti di Emmenthal,rucola,mais, fettine di
mango, noci, uova sode, rosa di salmone, filetti di grana)
Prezzo: PIADINE - PANINI
Bresaola
1 - bresaola, brie, rucola, carpaccio di limone, gin € 10.50 - € 9.50
2 - bresaola, mozzarella , zucchine grigliate € 11.50 - € 10.50
Roast beef
3 - roast beef, pomodoro, insalata, salsa bernese € 9.50 - € 8.50
4 - roast beef, rucola, grana, pomodoro € 9.50 - € 8.50
Praga
5 - prosciutto di praga, brie, pomodoro, salsa rosa € 9.50 - € 8.50
6 - prosciutto di praga, pomodoro, insalata, patè olive € 9.50 - € 8.50
Speck
7 - speck, scamorza affumicata, pomodoro, salsa rosa € 9.50 - € 8.50
Tacchino
8 - tacchino, verdure grigliate, fontina, salsa bernese € 9.50 € - 8.50
Prosciutto al Pepe
9 - prosciutto al pepe, formaggio spalmabile erbe, cognac € 10.50 - € 9.50
Pancetta
10 - pancetta, scamorza affumicata, pomodoro € 9.50 - € 8.50
11 - pancetta, brie, verdure grigliate € 9.50 - € 8.50
Proscutto Crudo
12 - prosciutto crudo, brie, pomodoro, cipolla di Tropea € 9.50 - € 8.50
13 - prosciutto crudo, crescenza, songino € 9.50 - € 8.50
14 - prosciutto crudo, carpaccio di ananas, glassa aceto balsamico € 9.50 - € 8.50
Prosciutto Cotto
15 - prosciutto cotto, scamorza, salsa rosa € 9.50 - € 8.50
16 - prosciutto cotto, robiola, parmigiano € 9.50 - € 8.50
Bologna
17 - bologna, senape, peperoni verdi lombardi € 9.50 - € 8.50
Salame nostrano
18 - Salame nostrano, fontina, maionese € 9.50 - € 8.50
Manzo affumicato
19 - manzo affumicato, pomodoro, insalata, salsa bernese € 10.50 - € 9.50
Caffè € 3,00
Caffè Macchiato € 3,00
Caffè macchiatone € 3,50
Cappuccino € 3,50
Caffè Decaffeinato o Orzo € 3,00
Cappuccino Decaffeinato o Orzo € 4,00
Cappuccino di Soia € 4,00
Cappuccino di Soia Dec o Orzo € 4,00
Marocchino € 3,00
Marocchino Dec o Orzo € 3,00
Selezione di The € 5,50
Etoile € 3,50
Etoile Dec o Orzo € 4,00
Caffè Americano € 3,00
Caffè Doppio € 6,00
Caffè con Panna € 4,00
Cappuccino con Panna € 4,50
Affogato al Caffè piccolo (un gusto di gelato a scelta) € 7,00
Affogato al Caffè Grande (due gusti di gelato a scelta) € 9,00
Caffè Shakerato € 5,00
Caffè Freddo € 4,50
Latte Bianco € 3,50
Latte Macchiato € 4,50
Eros, Cioccolata Fondente € 6,00
Eros con Panna € 7,00
Acqua Naturale o Gassata € 2,50
Nettari di frutta € 5,80
Coca cola € 4,50
Coca cola zero € 4,50
Chinotto Luirisia € 4,50
Lemonade € 4,50
Limonata Niasca € 4,50
Niasca Festivo Portofino € 4,50
Cedrata Tassoni € 4,50
Tonica classica Fever Tree € 4,50
Tonica Mediterranea € 4,50
Tonica Elderflower (ai fiori di sambuco) € 4,50
Tonica 1724 € 4,50
Tonica Aromatic, aromatizzata all'angostura € 4,50
Ginger Ale € 4,50
Ginger Beer € 4,50
Aranciata Dolce € 4,50
Aranciata Amara € 4,50
Birra Artigianale: Saison/ alc. 6,9% € 6,00
Crodino-San Bitter-Aperol Soda- Campari Soda € 6,00
Spremuta Arancia/Pompelmo/Mista/ € 6,50
Spremuta di Melograno € 14,00
Spremuta di Mandarino € 10,00
The freddo € 4,50
Frullato misto con base acqua/latte/spremuta € 7,00
Frullato di Bosco con base acqua/latte/spremuta € 10,00
Frullato con frutto singolo base acqua/latte/spremuta € 9,00
Centrifugati di frutta fresca mista € 8,50
Centrifugati speciali € 11,00
"Tropical Fashionable"
Mojito
(Rum bianco, succo di limone fresco, zucchero di canna foglie di menta, selz) € 13,00
Mojito ai Lamponi
(Rum bianco, succo di limone fresco, zucchero di canna foglie di menta, selz) € 18,00
Margarita
(Tequila, Triple Sec, succo di limone) € 13,00
Daiquiri
(Rum Bianco, succo di limone, sciroppo di zucchero) € 13,00
possibile aromatizzare con frutta a scelta*
Caipirinha
(Cachaca, fresh lime juice , brown sugar) € 13,00
Caipirissima
(Rum Bianco, succo di limone, zucchero di canna) € 13,00
Mai Tai
(Rum Bianco,Rum Scuro, Orange Curacao, Granatina, succo di limone) € 13,00
Pina Colada
(Rum Bianco, Succo di Ananas, Batida de Coco) € 13,00
Moscow Mule
(Vodka, Ginger Beer, succo di limone, cetriolo, menta, zucchero) € 13,00
Italian Mule
(Vodka, liquore al mandarino ,Bitterniasca, succo di limone) € 13,00
Sex on the Beach
(Vodka, Peach tree, succo d'arancia, succo al Cramberry) € 13,00
"Analcolici – Alcohol Free"
Bastianello
(Purea di frutti rossi freschi, Spremuta d'Arancia, Ananas) € 13,00
Florida
(Spremuta di Pompelmo, Spremuta d'arancia, Succo di limone, Sciroppo di zucchero, granatina, selz) € 13,00
Shirley Temple
(Ginger Ale, granatina) € 13,00
Virgin Sea Breeze
(Succo di Cramberry, Spremuta di Pompelmo) € 13,00
Virgin Mojito
(Succo di limone, Ginger Ale, foglie di menta, zucchero di canna, selz) € 13,00
"Sparkling Cocktails"
Only in season with fresh fruit Purea
Bellini
(Spumante, Purea di Pesche) * € 13,00
Dalì
(Spumante, Purea di Lamponi) * € 13,00
Rossini
(Spumante, Purea di Fragole) * € 13,00
Puccini
(Spumante, Purea di Mandarini) * € 13,00
Tintoretto
(Spumante, Purea di Melograno) * € 13,00
Tiziano
(Spumante, Purea di Uva Fragola) * € 13,00
* In alternativa anche con Champagne € 18,00
"Gli Indimenticabili/ The Unforgettables"
Americano
(Campari, vermouth rosso, selz, twist di limone) € 13,00
Negroni
(Gin, Campari Bitter, vermouth rosso) € 13,00
Negroni Sbagliato
(Campari Bitter, Vermouth Rosso, Spumante) € 13,00
John Collins
(Gin, succo di limone fresco,sciroppo di zucchero, selz) € 13,00
Manhattan
(Rye Whiskey, Vermouth Rosso, Angostura Bitter) € 13,00
Whiskey Sour
(Whiskey, succo di limone fresco, sciroppo di zucchero) € 13,00
White Lady
(Gin, Triple Sec, succo di limone fresco) € 13,00
Tequila Sunrise
(Tequila, spremuta d'arancia, granatina) € 13,00
Spritz Veneziano
(Aperol, Spumante,Selz) € 13,00
Paradise
(Gin, Apricot Brandy, Spremuta d'arancia) € 13,00
Screw Driver
(Vodka, Spremuta d'arancia) € 13, 00
"Classici contemporanei – Contemporary Classic"
Black Russian
(Vodka, liquore al caffè) € 13,00
Bloody Mary
(Vodka, Succo di Pomodoro, succo di limone fresco, Worchester,
tabasco, sedano, sale, pepe) € 13,00
Cocktail Champagne
(Champagne, Cognac, Angostura bitter, zucchero) € 18,00
French75
(Gin,succo di limone fresco, sciroppo di zucchero, Champagne) € 18,00
Kir Royale
(Champagne, crème de cassis) € 18,00
Long Island
(Tequila,Rum Bianco ,Vodka,Triple Sec,Gin,succo di limone fresco sciroppo di zucchero, Coca cola) € 13,00
Singapore Sling
(Gin, liquore alla ciliegia, Cointreau, DOM benedictine) € 13,00
Irish Coffee
(Irish Whiskey, Caffè Espresso, Zucchero, Panna liquida) € 13,00
Rusty Nail
(Scotch Whiskey, Drambuie) € 13,00
French Martini
(Vodka,Scco d'Ananas, Lamponi freschi)e, Raspberry) € 13,00
Caipiroska
(Vodka, zucchero di canna, succo di limone fresco)r) € 13,00
possibile anche con frutta fresca a scelta*
Vesper
(Gin, Vodka, Lillet Blonde) € 13,00
Garibaldi
(Bitter Campari, Spremuta d'arancia) € 13,00
Bastianello € 15,00
(Cubetti di zucchero,angostura bitter, Gran Marnier, Southem Comfort, Franciacorta Bastianello)
Chich € 15,00
(Liquore ai fiori di Sambuco, zenzero limone e foglie di menta, bitter truth al limone, Franciacorta Bastianello)
Meneghino-tini € 18,00
(Sipsmith Gin, Pistilli di Zafferano, olio essenziale al Limone, guarnito con bacche di Ginepro, Hemingway Style)
Negroni Gran Classico € 18,00
(Plymouth 57 Gin, Bitter Gran Classico, Carpano antica formula)
Coral Bay € 18,00
(Gin Mare, Succo di Pomodoro, Salsa con: cetriolo, worchester, peperoncino; tabasco e sedano)
Tonico Mediterraneo € 18,00
(Gin Mare, Tonica Mediterranea, Basilico, pepe rosa)
Sciantosa €13,00
(Vino Lambrusco, Liquore alla Pesca, Vodka, guarnizione con frutti di bosco) € 13,00
Hawayan Sound €18,00
(Mezcal Illegal Reposado,Agave Sec, Nettare di Agave,Crustas:Sale dell'himalaya affumicato, pepe)
The Martinis – Hemingway Style* da €13,00
(Una combinazione del vostro Gin op Vodka preferito, con i nostri Vermouth aromatizzati)
Oyster Martini €18,00
(Martini Hamingway Style, aromatizzato con acqua di Ostriche, servita con Ostrica sgusciata)
Il Martini può essere personalizzato su richiesta con distillati pregiati a scelta.
Tra le eccellenze del made in Italy il Panettone occupa senz’altro un posto di rilievo e lo si annovera soprattutto tra le specialità della tradizione milanese. Dal 1950 la pasticceria Bastianello di Via Borgogna 5, a due passi da San Babila, rappresenta una delle insegne dove meglio si tramanda quest’arte dolciaria che tutto il mondo ci invidia. Accanto al panettone classico, che molti prenotano anche con mesi di anticipo, vengono proposte ogni anno delle prelibate varianti. Il mondo della pasticceria è in continua evoluzione e viaggia sui binari paralleli della tradizione e dell’innovazione: tra le creazioni dello chef e mastro pasticcere Nicola Gervasio, conosciuto da tutti come “Il Maestro” si segnala per esempio il panettone con marron glacé e pinoli tostati e pralinati. Particolarmente apprezzato è il torrone della nonna Pierina, una sorta di anello di congiunzione tra quelli friabili e le meringhe: si tratta di una ricetta a base di torrone fragrante che viene farcito con mandorle e miele e la cui cottura viene fatta ad una temperatura bassissima per 26 ore. Bastianello non a caso si è guadagnata negli anni l’appellativo di “atelier del gusto” grazie alla sua creatività ed alla formalità.
I golosi amano collegare la nascita del panettone ad alcune leggende ambientate nella Milano di fine '400.
Una prima narra di Ughetto, figlio del condottiero Degli Atellani, che per far colpo sulla bella e giovane Adalgisa figlia del pasticcere Toni, commissionò al padre di lei uno speciale pane arricchito. Il dolce fatto di burro, uova, zucchero, cedro e aranci canditi ottenne il risultato sperato, e così molti nobili iniziarono a regalare il "pan del Toni" alle proprie innamorate.
La seconda leggenda assegna la nascita del panettone ai cuochi della corte del duca Ludovico Sforza, che per festeggiare degnamente il Natale prepararono un pane a cupola contenente acini d'uva. Per una disattenzione di Toni, l'addetto al forno, l'impasto si bruciò nella parte esterna, formando così una spessa crosta. Il dolce venne molto apprezzato dai cortigiani che lo chiamarono il "pan del Toni" per evidenziarne la peculiarità.
Uno degli artefici del panettone moderno è stato Paolo Biffi, che curò un enorme dolce per Pio IX al quale lo spedì con una carrozza speciale nel 1847. Golosi del pant del ton sono stati molti personaggi storici: dal Manzoni al principe austriaco Metternich, quest'ultimo parlando delle "cinque giornate" disse dei milanesi: “Sono buoni come i panatoni".
Nascita e sviluppò della forma e della confezione attuale del panettone sono databili alla prima metà del '900, quando Angelo Motta propose il cupolone e il "pirottino" di carta da forno, quasi a celebrare la cresciata e l'importanza del preparato.
Da sempre Bastianello segue la tradizione della Vecchia Milano per quanto riguarda l’Aperitivo, con classe e gusto propone cocktail classici ma anche reinterpretazioni originali, da parte dello storico staff di barmen, come la "Caipiruva" a base di uva fragola e cachaca, e “l’Oystertini”, una particolare versione di Martini realizzata con Gin Mare spagnolo, Vermouth Dolin, un ostrica e una fresca scorza di limone flambata in superficie. Punto forte di questo caratteristico momento milanese riguarda le bollicine, che accompagnano con eleganza piatti di assaggi prelibati e degustazioni di crudité di mare, che bene si sposano con i millesimati della Franciacorta.
La prima testimonianza di un territorio con un toponimo simile all'attuale Franciacorta, Franzacurta, si trova negli Statuta Communis Civitatis Brixiae, del 1277, contenuti all'interno del codice Queriniano. Il termine era attribuito ad una zona comprendente i comuni di Urago (ora Urago Mella, Frazione di Brescia), Rodengo , Ronco e Sale (ora frazioni del comune di Gussago) e lo stesso Gussago. Essi vengono citati in quanto ingiunti a pagare un contributo per la costruzione di un ponte sul fiume Mella. Non si conoscono altre evidenze oggettive sull'esistenza di una Franciacorta comprendente altri territori.
La caratteristica fondamentale del Franciacorta è che l'unico metodo ammesso per la presa di spuma è quello tradizionale ovvero la rifermentazione in bottiglia (quella utilizzata da 3 secoli in Champagne), detto anche metodo classico. Inoltre, è stata la prima DOCG in Italia esclusivamente dedicata al metodo classico.
Bastianello è un locale storico dal 1950, famoso anche per la produzione artigianale di gelato, elemento prezioso della tradizione italiana.
Tuttavia non è facile attribuire una “paternità” al gelato. Alcuni la fanno risalire addirittura alla Bibbia: Isacco, offrendo ad Abramo latte di capra misto a neve, avrebbe inventato il primo “mangia e bevi” della storia. Altri, invece, la affidano agli antichi Romani che si distinsero ben presto grazie alle loro “nivatae potiones”, veri e propri dessert freddi.
Bisogna però aspettare il Cinquecento per assistere al trionfo di questo alimento. In particolare, è Firenze a rivendicare l’invenzione del gelato ‘moderno’, che per primo utilizza il latte, la panna e le uova. Golosa innovazione che si deve all’architetto Bernardo Buontalenti. Altro grande epigono del gelato fu anche un gentiluomo palermitano, Francesco Procopio dei Coltelli che, trasferitosi a Parigi alla corte del Re Sole, aprì il primo caffè-gelateria della storia, il tuttora famosissimo caffè Procope.
Ma la storia moderna di questo goloso alimento comincia ufficialmente quando l’italiano Filippo Lenzi, alla fine del XVIII secolo, aprì la prima gelateria in terra americana. Il gelato si diffuse a tal punto da stimolare una nuova invenzione: la sorbettiera a manovella, brevettata nel XIX secolo da William Le Young.
Il primo gelato industriale su stecco, il Mottarello al fiordilatte nasce in Italia nel 1948. Subito dopo, negli anni 50, arriva il primo cono con cialda industriale il mitico Cornetto. Gli anni 70 e la diffusione del frezeer domestico battezzano invece il primo secchiello formato famiglia, il Barattolino.
I primi agricoltori che cominciarono la coltivazione della pianta del cacao furono i Maya solo intorno al 1000 a.C. Successivamente ai Maya anche gli aztechi iniziarono la coltura del cacao, e in seguito la produzione di cioccolata; associavano il cioccolato a Xochiquetzal, la dea della fertilità. Con valore mistico e religioso, il cacao veniva consumato dall’élite durante le cerimonie importanti, offerto insieme all’incenso come sacrificio alle divinità e a volte mischiato al sangue degli stessi sacerdoti. Oltre ad un impiego liturgico e cerimoniale, nelle Americhe il cioccolato veniva consumato come bevanda, chiamata xocoatl, spesso aromatizzata con vaniglia, peperoncino e pepe. Tale bevanda era ottenuta a caldo o a freddo con l’aggiunta di acqua e eventuali altri componenti addensanti o nutrienti, quali farine e minerali. Il xocoatl aveva l’effetto di alleviare la sensazione di fatica, effetto probabilmente dovuto alla teobromina in esso contenuta. Esso era un articolo di lusso in tutta l’America centrale pre-colombiana; i semi di cacao erano usati come moneta di scambio, di conto e anche come unità di misura: nel tesoro dell’imperatore Motecuhzoma (più noto con il nome storpiato di Montezuma) se ne poterono trovare quasi un miliardo. Si dice che quello del xocoatl fosse un gusto squisito
Nel 1200 ha inizio la dominazione Azteca sui Maya, il cacao continua a venire utilizzato come bevanda, anche dall’imperatore Montezuma, e inizia a venire aromatizzata con la vaniglia.
L’esportazione in Europa
Nel 1500 Cristoforo Colombo prima, e Cortes poi, scoprono nelle Americhe la pianta del cacao e ne portano per la prima volta i semi in Europa. Solo con Hernàn Cortéz si ha l’introduzione del cacao in Europa in maniera più diffusa, era il 1519. Per tutto il Cinquecento il cioccolato rimane un’esclusiva della Spagna, che ne incrementa le coltivazioni.
Nel corso del 1600 il cioccolato divenne un lusso diffuso tra i nobili d’Europa e gli Olandesi, abili navigatori, ne strappano agli spagnoli il controllo mondiale e il predominio commerciale. Nella Venezia del Settecento nascevano le prime “botteghe del caffè” antesignani dei nostri bar; esse erano, certamente, anche “botteghe della cioccolata” e facevano a gara per modificare la ricetta esistente inventando nuove versioni.Fino a tutto il XVIII secolo il cioccolato viene considerato la bevanda virtuosa con proprietà miracolose. Il Brasile, la Martinica e le Filippine aumentano in modo spropositato la coltivazione di cacao; contemporaneamente molte città europee si pregiano della fama per la lavorazione del cioccolato.
Il cioccolato – oggi
Oggi, il cioccolato come lo troviamo in commercio è il risultato di esperimenti di produzione riusciti con successo sul seme del cacao e la miscelazione con altri ingredienti: la frutta secca, i canditi, altri aromi; resi possibili grazie alla larga diffusione tra il pubblico di questo prodotto dai primi dell’ottocento.
Il cioccolato è passione, esperienza sensoriale a 360° dall’olfatto al gusto, dalla vista al tatto. La sua consistenza può essere morbida o dura, lucente o opaca; il suo gusto, dolce oppure amaro.
Il fondente è il più pregiato tra i prodotti e si riconosce per il suo inconfondibile gusto dolce che lascia una nota di amaro in bocca un’esperienza da provare e riprovare ancora.
I lavori di costruzione del Duomo di Milano sono iniziati nel 1386 e sono andati avanti per 500 anni, dato che la facciata è stata ultimata alla fine del 1800. A volere il Duomo è stato Gian Galeazzo Visconti, che era il Signore di Milano e già nel progetto originale era deciso che il Duomo sarebbe stato coperto di marmo bianco, infatti le cave di Condoglia appartenevano alla famiglia Visconti che le donò alla Fabbrica del Duomo, l’organizzazione che si occupò della costruzione e che anche oggi segue ogni tipo di manutenzione di cui necessita la chiesa.
La struttura sorge su un territorio sacro, che inizialmente ospitava il tempio di Minerva, e fu Sant’Ambrogio a volere la chiesa intitolata a SS. Tecla e Pelagia. Mentre la costruzione di una chiesa intitolata a Maria, Santa Maria Maggiore, risale al 836 una chiesa poi definita l’invernale, visto che le funzioni si svolgevano solo dall’autunno alla primavera. All’interno è possibile ammirare i portali in bronzo, istoriati in altorilievo, dove si può leggere la vita della Vergine Maria, l’Editto di Costantino, la vita di Sant’Ambrogio e la Storia di Milano. Ad oggi il Duomo è considerato la terza chiesa cattolica nel mondo dopo San Pietro in Vaticano e la cattedrale di Siviglia. La celebre statua della Madonnina inoltre è tuttora, insieme alla chiesa che la ospita, simbolo della città e protettrice dei milanesi e fu innalzata sulla guglia maggiore del Duomo negli ultimi giorni di dicembre del 1774, la grande statua è composta da lastre di rame dorate, sorrette da uno scheletro oggi in acciaio inossidabile.
Il Teatro alla Scala, o semplicemente La Scala, è considerato come uno dei più prestigiosi teatri al mondo, ospita da 240 anni i principali artisti nel campo internazionale dell'opera e della musica classica. Venne costruito in 2 anni e l'inaugurazione fu il 3 agosto 1778.
Quando iniziò la costruzione, dalle fondamenta emerse l’immagine di un mimo dell’antica Roma, Pilade, evento considerato di buon auspicio. Il teatro è nato infatti in seguito ad un incendio, avvenuto il 26 febbraio del 1776, prima di allora il teatro dei milanesi era il Regio Ducale, che si trovava più o meno dove oggi è il Palazzo Reale. Quando fu distrutto, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria decise di farne costruire uno nuovo sull’area della chiesa trecentesca di Santa Maria della Scala, chiamata così proprio in onore di Regina della Scala, moglie di Bernabò Visconti. Nel 1778 l’architetto Giuseppe Piermarini portò a termine i lavori del teatro, che fu inaugurato il 3 agosto con un’opera di Antonio Salieri, L’Europa riconosciuta.
Il teatro di Milano ha cambiato varie volte pelle, fra il 1778 e il 1786 è diventato addirittura sede cittadino del gioco d’azzardo, fin dal 1788 era infatti severamente proibito giocare in città, con l'unica eccezione dei teatri in tempo di spettacolo.
I palchi avevano proprietari e affittuari che potevano scegliere anche arredi e ornamenti, e provvedere in proprio al riscaldamento e all’illuminazione a olio. C’erano anche botteghe e un ristorante. Sul palco e in platea si svolgevano riunioni mondane, danze e spettacoli leggeri. Si tenevano spesso anche chiassose feste. Era, quindi, un centro cittadino aperto, anche se quasi esclusivamente destinato all’aristocrazia e alla borghesia.
Uno dei simboli di Milano è senza dubbio la Galleria Vittorio Emanuele II, considerata il salotto della città, un elegante punto d’incontro a due passi dal Duomo. La storia di questo luogo comincia nel 1859, nel momento in cui le truppe franco-piemontesi la liberarono dal controllo austriaco. Alla vigilia dell’Unità d’Italia Milano stava risorgendo sia dal punto di vista economico che culturale.
Eppure, Piazza Duomo, non sembrava pronta a questa rinascita, con il suo impianto irregolare e lo spazio davanti alla cattedrale occupato da costruzioni medievali. Così Il 5 dicembre 1859, il re, Vittorio Emanuele II, diede il via a una lotteria i cui ricavi avrebbero dovuto finanziare la modernizzazione della Piazza. I soldi raccolti non furono abbastanza, ma la lotteria attirò l’attenzione di stampa e cittadini. Fallito il tentativo della lotteria, il municipio di Milano organizzò tre concorsi per raccogliere le idee e premiare la migliore; fu il progetto di Giuseppe Mengoni a distinguersi per concretezza ed eleganza, e a vincere il terzo concorso nel 1863. Due anni dopo, il re posò la prima pietra al centro di quello che sarebbe diventato l’ottagono della Galleria: un masso di granito, chiuso da una lastra di marmo di Carrara, con al suo interno dei disegni della Galleria, l’atto della cerimonia e alcune monete d’oro. Il progetto coinvolse circa 1000 persone, fra muratori, fabbri e vetrai. I lavori durarono relativamente poco e, nel giro di due anni, la Galleria fu completata.
Solo l’arco d’ingresso fu finito più avanti, nel dicembre del 1867. Quel giorno, sulle impalcature, c’era ancora Mengoni, intento a finire gli ultimi ritocchi. Il suo corpo fu trovato ai piedi delle impalcature: si pensava a causa di un malore ma c’era anche chi, sosteneva che non avesse retto le critiche sul suo lavoro. La Galleria, in breve tempo, diventò un punto nevralgico dell’alta borghesia milanese, costruendo le basi per quella che sarebbe poi diventata la capitale nazionale della Moda. In Galleria si esibivano abiti alla moda e pellicce, sino ai tempi della Milano da bere degli anni ’80, arrivando al nuovo millennio, e già si girava, anche a rischio di cadere, tre volte sui testicoli del toro raffigurato sul pavimento a mosaico, gesto che, tuttora, secondo una superstizione porta fortuna.